C’è un giorno tanto caro in
calendario,
in cui l’Umanità sembra migliore:
quanti sorrisi in più regala il cuore
quanta bontà riaffiora e dona amore!
In tutti sorge vivo il desiderio di porgere
e raccogliere un augurio:
è di un rito, ma più ancora un madrigale
è bello sia così perché è Natale !
E sia Natale ovunque sulla terra
la dove manca il pane e c’è la morte,
la dove è pianto e infuria ancor la guerra,
dove represse son le libertà.
Natale per chi
nasce a nuova vita
Natale per chi vive e amando spera
Natale per chi
attende ormai la sera
Natale per chi è libero…o in galera.
Auguri all’ammalato, al sofferente,
a chi chiede amicizia e non ha niente.
Auguri a chi è messo a dura prova, in cerca di lavoro e non lo trova.
Auguri a chi si
presta con amore
per
dar sollievo a questo o quel dolore.
te che col tuo sangue doni aiuto
un fratello “illustre sconosciuto”Auguri al navigante, all’emigrato, all’astronauta intorno agli astri, Lui più vicino al ciel ottenga grazia per questa terra colma di disastri.
Auguri Italia
cara e menestrella
che nonostante
i guai sei sempre bella!
Auguri perché
cessino le liti
tra i tanti, e
forse troppi, partiti!
A voi Democristiani e Socialisti, Repubblicani e Comunisti
A tutti gli altri e al corpo elettorale
Auguri, auguri belli, Buon Natale!
Dimentichiamo le beghe ed i rancori
in un auspicio
grande quanto il mondo.
Perché
s’avveri presto un gemellaggio
tra il Natale e il “PRIMO MAGGIO”.
HO QUANTO SARA BELLO QUEL
NATALE - PER UNA PACE VERA, UNIVERSALE
!!!
PREDICA DI NATALE
Di CAMILLO PRAMPOLINI- PUBBLICATA DAL
QUOTIDIANO “LA GIUSTIZIA”
IL GIORNO DI NATALE
DEL 1897
Lavoratori!
Ancora una
volta voi avete festeggiato nelle vostre case nella vostra chiesa la nascita di
Gesu’ Cristo. Ma interrogate la vostra
coscienza: siete ben sicuri di meritare il nome di cristiani? Siete ben sicuri di seguire i principi santi
predicati da Cristo, e per i quali egli morì? Badate! Voi vi dite cristiani,
perché andate alla messa e alla benedizione ; perché infine vi confessate, vi
comunicate e osservate tutte le altre pratiche del culto cattolico. Ma credete
voi che questo basti per chiamarsi
cristiani? Voi non potete crederlo o amici lavoratori .
Gesu’ e i suoi primi grandi
discepoli non praticarono nessuno di questi usi. Anzi stà scritto nel Vangelo -
Gesu’ chiamava ipocriti quei tali che al suo tempo “amavano di fare orazione” stando ritti in
piè - come egli diceva nelle
sinagoghe e ne’ canti delle piazze per essere veduti dagli uomini.
Ora. Vorrei dire voi, amici miei, che
Gesu’ non era cristiano? Ma allora perchè furono cristiani quegli uomini
, che pur non andavano a messa e non conobbero preti ne chiese ? In che consiste dunque veramente la dottrina
di Cristo ?
Eccoli quì, o lavoratori, i principi essenziali del
Cristianesimo. Gesu’ era profondamente
convinto che gli uomini fossero tutti figli di uno stesso padre celeste: Dio,e
Dio egli lo concepiva come essere infinitamente giusto e buono. Ora , come mai – egli si
domandava - come mai esistevano
nel mondo tante ingiustizie? Come mai gli uomini erano divisi in ricchi e
poveri, in padroni e schiavi? Come mai
vi erano gli Epuloni viventi nel
lusso e i Lazzari tormentati dalla più’
crudele miseria? Era mai possibile che Dio
- il padre infininitamente giusto e buono – volesse questa iniqua
disuguaglianza tra i suoi figli ?
No. Evidentemente queste
disuguaglianze derivavano solo dalla ignoranza e dalla malvagità degli
uomini.
Certamente Dio le condannava.
Ebbene -diceva Gesu’ a’ suoi compagni –
noi dobbiamo volere, fortemente volere il
“ regno di Dio”, cioè il regno
delle giustizia, della uguaglianza, della fratellanza umana.
Questo o lavoratori, questo era il pensiero e
questa la predicazione di Cristo.
Un odio profondo per tutte le ingiustizie, per tutte le
iniquità, un desiderio ardente di uguaglianza, di fratellanza di pace e di
benessere fra gli uomini; un bisogno irresistibile di lottare , di combattere
per realizzare questo desiderio, , ecco
l’anima, l’essenza, la parte vera ,
santa ed immortale del cristianesimo.
Ebbene, in questo giorno di
Natale, mentre voi festeggiate la nascita del Nazzareno, io che appartengo
al partito socialista sono quì a dirvi:
siate cristiani, o lavoratori, ma siatelo nel vero ed alto senso della parola!
Voi siete con noi, lotterete al nostro
fanco, perché noi socialisti siamo oggi
i soli e veri continuatori della grande rivoluzione sociale iniziata da Cristi. L.LV.