.. Mission di Acr Onlus


BANDO e reg. del CONCORSO di POESIA/ OSCAR contro il bullismo!... La nostra LIBERTA' è lo spazio da gestire .. con l'anima. Come dice J.P. Satre, siamo liberi nella scelta, ma non siamo mai liberi dalla scelta. DATE IL VS 5X1000 AD ACR-ONLUS - CF:97365190152
Mission (Acr Accademia e Centro Ricerche Vallassinesi)
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Mission: “ACR (Onlus) svolge un’attività socio-culturale di prevenzione al BULLISMO. -‘dal 1987 ad oggi ”.. combatte le DEVIANZE GIOVANILI-il Cyberbullismo e "Bulli e Bullismo.. Vandali e Vandalismo” con l'OSCAR e crea protocolli d’intesa, tra operatori sociali, Associazioni, e Comitati. Breve Storia del Concorso di poesia/arti e mestieri OSCAR: Nasce nel 1987 a Milano, da un'intuizione di Sergio Dario Merzario, Rio, Semenza, Maderna e altri, prende il via il Concorso "IL BAGGESE". Acr, Repo e Paza nel 1999, lo trasformano nel trofeo lombardo ( che nel 2002 diviene TROFEO LOMBARDO LIGURE). Nel 2006 diventa OSCAR Internazionale CONTRO il BULLISMO con il contributo di Sergio Dario Merzario, Ketti Concetta Bosco , le biblioteche e l'Unicef Prov. di IMPERIA!” associazione@acraccademia.it

venerdì 24 luglio 2015

Riceviamo e volentieri pubblichiamo! a cura di Acr e Rio


Dopo 40 anni esatti dalla fondazione del Centro Internazionale di Brera, sede della Biblioteca storica della Critica Sociale e dell’Avanti!, e promotrice di un progetto di bistrot letterario nella sala del Teatro del Borgo, il Comune di Milano ha revocato la Concessione demaniale del regolare contratto alla Rivista di Turati a partire dalla fine del prossimo settembre.
Al posto della Biblioteca Storica della Critica Sociale (che ricordiamo, ha ricevuto il riconoscimento dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica da Giorgio Napolitano) i locali sono stati assegnati alla Fondazione Mondadori a titolo gratuito per un progetto triennale di “promozione del libro”, progetto finanziato dalla Fondazione Cariplo.
Conosciuto dai socialisti milanesi come il “Centro Formentini”, per il nome della piazzetta dove ha sede, il Centro Brera fu creato da una associazione di intellettuali e artisti del mondo della cultura, del cinema, del teatro, e della pubblicistica di area laica e socialista. Fu sede di numerosissimi eventi tra cui la Biennale del Dissenso in contemporanea con Biennale di Venezia organizzata da Carlo Ripa di Meana, sede di Amnesty International presieduta da Margherita Boniver e punto di riferimento organizzativo a Milano e per l’Italia di dissidenti dell’Est come Havel, Sacharov, Pelikan, ma anche dell’antifascismo greco e cileno e spagnolo.
Grandi Mostre, Concerti ed Eventi di cui daremo un resoconto storico nei prossimi giorni, e di cui non c’è più traccia né ipotesi da tempo in città.
Inutile l’intervento del sindaco Giuliano Pisapia che in una risposta alla direzione della rivista, già preoccupata per la situazione di tensione con interventi anche della polizia municipale per portare letteralmente al macero documentazione tra cui il Fondo dell’avv. Giannino Guiso, aveva assicurato il proprio interessamento affidando l’organizzazione della convivenza delle due realtà, Critica Sociale e Fondazione Mondadori, all’assessore alla Cultura, Filippo Del Corno.
Una squallida vertenza aperta in aprile da un ristoratore prospiciente, a cui era stato rifiutata prudentemente sin dall’inizio la collaborazione al progetto, è stata invece presa al volo come motivo della revoca del contratto d’affitto, da sempre regolarmente corrisposto, a prezzi di mercato, senza alcun vantaggio o sconto come si concede solitamente alle associazioni.
Sono già in corso gli atti in reazione alla revoca in sede legale, sia amministrativa che penale.
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Non riteniamo che la cosa possa essere sottaciuta per la sua gravità.
Mai ci saremmo aspettati una cosa simile a Milano e con un centrosinistra in giunta.
Abbiamo purtroppo toccato anche noi con mano cosa sia l’assoluta libertà d’arbitrio che ormai i funzionari della pubblica amministrazione possono permettersi. Una questione da sempre sollevata dal mondo dell’impresa e del lavoro, e di cui finora avevamo solo scritto. Ora sappiamo.
Una vera riforma della PA passa esclusivamente dall’abrogazione della legge Bassanini del ’90. Una follia che nell’ubriacatura generale di Mani pulite, ha lasciato a funzionari anonimi e potenti ogni potere esecutivo.
Aver dato alla burocrazia un potere senza responsabilità è stato uno dei più gravi controsensi di questi 20 anni, che se abolito ridarebbe all’economia italiana il famoso colpo di frusta contro la lentezza, ma soprattutto contro l’assoluto arbitrio di quella che, ormai, è una vera e propria classe sociale che governa davvero, padrona di scegliere nella selva delle norme chi bloccare o far passare, come ad un passaggio a livello.
Lo previde Carlo Rosselli quando in Socialismo Liberale scrisse che “una nuova classe dominante di burocrati avrebbe preso il posto della classe dominante di capitalisti”.
L’amministrazione dello Stato è la vera privatizzazione degli anni ’90-2000
“C’era una volta Milano” scrivemmo nel 1994. Ma c’era una volta anche il vero Caldara, che mai scese dalla croce delle difficoltà del Bilancio comunale. Anzi inventò l’economia municipale.

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Ugo Finetti, Stefano Carluccio (d.resp.)


20100 Milano - Critica Sociale via Formentini 10, Brera.
Amministrazione: Giornalisti Editori, via Benefattori dell'Ospedale 24



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