.. Mission di Acr Onlus


BANDO e reg. del CONCORSO di POESIA/ OSCAR contro il bullismo!... La nostra LIBERTA' è lo spazio da gestire .. con l'anima. Come dice J.P. Satre, siamo liberi nella scelta, ma non siamo mai liberi dalla scelta. DATE IL VS 5X1000 AD ACR-ONLUS - CF:97365190152
Mission (Acr Accademia e Centro Ricerche Vallassinesi)
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Mission: “ACR (Onlus) svolge un’attività socio-culturale di prevenzione al BULLISMO. -‘dal 1987 ad oggi ”.. combatte le DEVIANZE GIOVANILI-il Cyberbullismo e "Bulli e Bullismo.. Vandali e Vandalismo” con l'OSCAR e crea protocolli d’intesa, tra operatori sociali, Associazioni, e Comitati. Breve Storia del Concorso di poesia/arti e mestieri OSCAR: Nasce nel 1987 a Milano, da un'intuizione di Sergio Dario Merzario, Rio, Semenza, Maderna e altri, prende il via il Concorso "IL BAGGESE". Acr, Repo e Paza nel 1999, lo trasformano nel trofeo lombardo ( che nel 2002 diviene TROFEO LOMBARDO LIGURE). Nel 2006 diventa OSCAR Internazionale CONTRO il BULLISMO con il contributo di Sergio Dario Merzario, Ketti Concetta Bosco , le biblioteche e l'Unicef Prov. di IMPERIA!” associazione@acraccademia.it

martedì 14 giugno 2016


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Dario Merzario Civenna - in dialetto comasco "Scivena" Non perchè ci sono nato... ma perchè ora siamo una POTENZA con BELLAGIO!... Ciao da http://www.acraccademia.it/Il%20Civennese%20pag%201.html... e anche da 201.html www.acraccademia.it/Il%20Milanese%20pag%201.html

lunedì 13 giugno 2016

acr

Intervista a Coscelli Capogruppo uscente del PD Municipio 7 Milano
 
1-D: Si vuoi presentare ai lettori?


1-R ....Sono Enea Coscelli nato a Zurigo nel 1957 da padre emiliano e madre bresciana che si erano recati in Svizzera per lavoro. Ho vissuto a Zurigo fino al compimento dei 3 anni, poi, con la mia famiglia siamo ritornati a Milano. Sono sposato dal 1982 e ho tre figlie. Ho iniziato ad interessarmi alla politica molto giovane, nei movimenti studenteschi nel 1974, mentre frequentavo le scuole serali. Dopo la scuola, mi sono impegnato nelle associazioni sul territorio, per poi iniziare, nel 1980, la mia prima esperienza nelle istituzioni. Vengo eletto nel 1980 nel CdZ 19, quando le zone erano 20, rieletto nel 1985 e nel 1990 sempre nell’ambito del centrosinistra. Nel 1991, dopo la nascita della mia seconda figlia decido di dare le dimissioni da consigliere per poter affiancare concretamente mia moglie nella crescita delle nostre figlie. Negli anni successivi, in cui non ero più impegnato nella politica attiva, ho seguito il percorso di crescita delle mie figlie partecipando attivamente ai comitati dei genitori della scuola materna di via Bianca Milesi, delle elementari di via Forze Armate 279 e delle medie di via Milesi dove sono entrato nel consiglio d’istituto, ricoprendo il ruolo di Presidente. Ritenendo, inoltre, che seguire la crescita educativa delle mie ragazze non si dovesse fermare alla scuola, le ho seguite attivamente anche nel tempo libero e soprattutto nelle attività dell'oratorio nella parrocchia di San Giovanni Bosco. Questo percorso mi ha consentito di ritrovare i valori cristiani di solidarietà,condivisione e sobrietà ma, soprattutto la ricchezza e la dignità dei rapporti umani. Ho partecipato con entusiasmo alla nascita del Partito Democratico e sono stato parte attiva nella fase costituente del Pd in zona 7. Nel 2011 mi sono candidato al CdZ 7 e sono stato eletto con circa 330 preferenze.

 


2-D: la zona 7 trasformandosi in Municipio... ci guadagna?



2-R ...Diciamo che per la prima volta eleggeremo il Presidente della Municipalità con voto diretto (come il sindaco), i consiglieri diminuiscono e passano da 40 a 30, Ciò, come è evidente, comporterà un maggior impegno per i consiglieri eletti ma, nel contempo, mi auguro, che si traduca in un lavoro più concreto e snello. Comunque, oltre il presidente di Municipio, ci saranno anche tre assessori con competenze e responsabilità vere e proprie. Avremo quindi, a disposizione deleghe vere e proprie che consentiranno agli stessi assessori di predisporre delibere che poi dovranno essere attuate senza dover attendere la delibera del Comune centrale. Certo, questa sarà una consigliatura che ci vedrà ancora impegnati in un lavoro con maggiori poteri ed autonomie e, grazie al decentramento le municipalità potranno essere governate come dei veri e propri comuni, anche in prospettiva della Città metropolitana. Per rispondere alla tua domanda, “chi ci guadagna”, penso di poter dire, senza paura di smentita, che i cittadini potranno finalmente vedere il decentramento come una istituzione vicina a loro, con poteri e disponibilità economiche da investire sul territorio.


3-D: il cittadino del Municipio e' piu' tutelato?


3-R ....Non parlerei di tutele, ma sicuramente sarà una istituzione molto più vicina a loro. Mi auguro che si riesca ad instaurare un rapporto di collaborazione e non conflittuale. Perché ciò non avvenga, sarà necessario che tutte le decisioni prese siano fatte conoscere e, per quanto possibile, condivise, sempre tenendo presente il bene della collettività e non gli interessi del singolo. Per questo, penso che le nuove Municipalità possano cambiare in positivo sia la gestione della città che i rapporto con il cittadino. e Questo sarà uno dei miei principali obbiettivi se sarò rieletto.

4 D: quali sono i temi principali che Lei e il PD avete seguito in questi 5 anni di consigliatura?


4-R ...Rispondere a questa domanda non è facile, perché di cose fatte ce ne sono state tantissime: dalla gestione del CAM alle attività sportive, alle scuole, alla cultura, alle attività nel sociale, ad alcune scelte urbanistiche. Ciò che, però, principalmente mi preme segnalare, e che ho seguito in modo particolare, è la sicurezza e il problema dei Rom Sinti Camminanti (comunemente definiti Zingari definizione che io non apprezzo). In questa campagna elettorale, sentiamo continuamente urlare da parte del centro destra che questa amministrazione non ha fatto nulla. Vorrei ricordare che Milano è stata governata per vent'anni dal centrodestra e noi i campi abusivi dei Nomadi li abbiamo ereditati da loro, mentre questa amministrazione nella nostra zona, con una politica di integrazione e solidarietà, è riuscita a chiudere 6 campi nomadi abusivi, quelli di via Novara, via Silla, Via Domokos (pazza delle Armi), Via Airaghi e due a  Muggiano. Questi sono fatti e non chiacchere. Sempre sul tema della la sicurezza, abbiamo installato molte telecamere fra cui due proprio vicine alla tua redazione: una in via Sella Nuova e una nel parco Aido. Questo solo come esempio. Certo, con questo non voglio dire che non vi siano più problemi di sicurezza. Il problema della sicurezza dovrà essere ulteriormente affrontato e, come scritto nel nostro programma, ci impegneremo per rafforzare le misure di sicurezza, ma, credo che sia importante comunicare quello che si è fatto ed evidenziare che questa Amministrazione non è stata certo disattenta a questo problema, infatti non si è solo affrontato il problema nomadi ma, abbiamo agito anche sulle occupazioni abusive e moto altro. Come sempre si poteva fare meglio e di più ma sicuramente non siamo stai fermi e non abbiamo solo gridato che vi è il problema della sicurezza, come hanno fatto altri in precedenza.

5-D... vuoi trattare un tema libero... quale e perche'?


5-R ......più che trattare un tema libero, come mi chiede, vorrei solo dire che il mio impegno, se sarò rieletto, sarà quello di mettere le mie competenze e le mie capacità al servizio delle istituzioni/cittadini. Mi dedicherò, come ho fatto in questi 5 anni, con passione e impegno, cosa fondamentale per chi come me crede che la politica sia al servizio  dei cittadini e non viceversa.

In questi 5 anni, ho ricoperto il ruolo di capogruppo del PD e ho seguito, come membro effettivo, le commissioni: Decentramento, Attività Produttive, Bilancio, Nomadi, Expo. Proprio per il ruolo, ho seguito, saltuariamente anche le altre commissioni e, questo mi ha consentito di conoscere meglio i problemi del territorio facendomi incontrare tante associazioni  che sul territorio operano e collaborano per realizzare iniziative culturali e sociali. In particolare l’esperienza di incontrare ACR, mi ha consentito di ampliare le mie conoscenze e rapporti umani con le persone arricchendo anche il mio bagaglio culturale.

Mi sono ricandidato, quindi, perché penso di utilizzare l'esperienza acquisita in questi 5 anni, continuando il mio impegno politico/sociale al servizio dei cittadini. 


Grazie.. Ricevuti e Pubblicati..
saluti allhttp://www.acraccademia.it/STAFF.html'Ass BRUSADELLI e alla SINDACA di Erba D.ssa T I L I!
da http://www.acraccademia.it/STAFF.html e sergio dario merzario x www,acraccademia.it
.. che RINGRAZIA e Saluta con i suoi collaboratori l' Ufficio Relazioni con il Pubblico - Comune di Erba – p.zza Prepositurale, 1 tel. 031615370, fax 031615201, e-mail urp@comune.erba.co.it.
Orari di apertura al pubblico: lunedì e giovedì ore 10.00-13.15 e 16.00-19.00
martedì, mercoledì e venerdì ore 10.00-13.15.
Mi permetto di consegnarti alcune foto, che fanno vedere quanto abbiamo fatto in zona 7 in questi cinque anni, sono solo alcuni esempi di come alcune parti della nostra zona si sono modificate agli elettori valurare quanto fatto e riconfermare il centrosinistra alla guida di milano e del municipio 7 votando Partito Democratico e Giuseppe Sala sindaco e Lorezo Boati Presidente del Municipio7





Enea Coscelli

sabato 4 giugno 2016

Urge INVITO!

“Emericlub” Scienze Politiche. Università Statale di Milano
Convegno sulla Riforma Costituzionale, 16 giugno 2016

VERSO UNA “VERA” SECONDA REPUBBLICA?
Riflessioni interdisciplinari sulla proposta di riforma costituzionale

Definire “Seconda Repubblica” il regime che fece seguito alla crisi politica dei primi anni 90 e alle elezioni del 1994 ha sempre creato imbarazzo tra gli studiosi: se riprendevamo dai francesi l’uso di designare in questo modo il succedersi dei regimi politici repubblicani, dovevamo riprendere da loro anche il criterio di distinzione: una riforma costituzionale che cambiasse in modo significativo la forma di stato e/o di governo. E questa, allora, non c’era stata: gli ultimi vent’anni possono dunque essere rappresentati come un periodo di confusa “transizione”. Finirà questa transizione nel caso venga approvata dal referendum confermativo la riforma costituzionale votata dal Parlamento? E poi, e soprattutto, transizione verso quale nuovo assetto?

Discutere di questo è l’obiettivo del convegno, che vedrà tra i partecipanti non solo costituzionalisti e giuristi, ma anche storici, politologi e politici che hanno partecipato ai lavori preparatori della riforma: essi possono segnalare aspetti importanti del contesto politico-sociale sul quale la riforma andrà a incidere nonché l’evoluzione recente degli assetti della democrazia in paesi confrontabili col nostro. Non è invece obiettivo del convegno una discussione sull’opportunità di votare Sì o No al referendum confermativo. Questa è una decisione che discende non soltanto dalle critiche che possono essere mosse alla proposta di riforma –tutti i partecipanti al convegno, nessuno escluso, sono critici di particolari formulazioni della legge costituzionale sottoposta a referendum- ma da una valutazione delle conseguenze politiche che potrebbe avere un voto positivo o negativo. Si tratta però di valutazioni che non si è ritenuto opportuno affrontare direttamente in questo convegno.

Il convegno prevede due tavole rotonde, una al mattino e una al pomeriggio, dedicate sia alle ripercussioni della riforma sull’assetto costituzionale e politico nazionale, in particolare sulla forma di governo; sia alle sue ripercussioni sulla forma di Stato, sul rapporto Stato-Regioni-Comuni e sul processo legislativo. E’ organizzato in modo da lasciare spazio non solo alle repliche dei partecipanti alle tavole rotonde ma anche a interventi dal pubblico. Nella scelta dei partecipanti abbiamo cercato di rispettare criteri di competenza, notorietà, diversità di orientamenti scientifici e politico-culturali e, per comprensibili ragioni d opportunità, non abbiamo chiesto di partecipare a giudici costituzionali in carica. Ai relatori abbiamo lasciato libertà di scegliere il tema specifico sul quale ritenevano più opportuno fissare l’attenzione.